Something About Ilo » Gluten free http://somethingaboutilo.com LESS IS MORE Sat, 02 Apr 2016 07:01:03 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.3.1 Berner Rösti http://somethingaboutilo.com/2015/12/berner-rosti/ http://somethingaboutilo.com/2015/12/berner-rosti/#comments Tue, 01 Dec 2015 10:21:54 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=1175 wpid-picsart_1448886368011.jpg

Le temperature si abbassano e man mano che il freddo si intensifica e arriva l’inverno ho assolutamente bisogno di quei piatti che noi tutti consideriamo Comfort Food.

Nel mio elenco ce ne sono diversi e uno di questi è proprio il Rösti!
Uno di quei piatti che non ci vuole niente a farlo ma da grandi soddisfazioni.
Trattasi di un tipico piatto svizzero, della parte tedesca. Per questo motivo il nome di questo piatto si può scrivere sia Rösti che Röschti.
In italiano si pronuncia Röscti…. e volete sapere come si pronuncia la ö???
E’ un pò più complicato spiegarlo scrivendo, vi rimando ad un video su youtube!
Vorrei troppo vedervi tutti mentre provate a pronunciare gli Umlaut tedeschi Ä Ö Ü!!!

Ritornando al nostro adorato cibo, il Rösti in origine i contadini lo mangiavano a colazione utilizzando le patate lesse del giorno prima. Come facevano anche loro, potete mangiarlo come piatto unico, arricchendolo con cipolle, pancetta affumicata, formaggio, oppure ricoprendolo con un bel uovo fritto a occhio di bue. Altrimenti è perfetto anche come contorno.

Io ho scelto la versione bernese che vi aggiunge lo speck (preferibilmente affumicato) a listarelle.

Bene, dopo un pò di cultura svizzera e lezione di tedesco vi passo la ricetta del Berner Rösti!

Attenzione, la preparazione delle patate va fatta il giorno prima… quindi se state leggendo oggi la ricetta del Berner Rösti e pensate di farla, potrete gustarvi domani questa delizia 100% svizzera. Nonostante questo, si tratta come sempre una ricetta semplice da realizzare ma da un gusto che potrebbe creare dipendenza!

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Ingredienti per 4 persone

1 kg di patate lesse
1 cucchiaino di sale
pepe qb
100 gr di speck a listarelle
3 cucchiai di burro

Esecuzione

Fate lessare le patate con la buccia ca. 15/20 minuti in acqua salata e poi fate raffreddare completamente e deponete in frigo.
Il giorno dopo, sbucciate le patate e grattuggiatele con una grattuggia a fori larghi.
Salate, pepate e aggiungete le listarelle di speck. Mescolate delicatamente con le mani.

In una padella antiaderente fate sciogliere il burro (tenetene da parte mezzo cucchiaio), aggiungete le patate e schiacciate leggermente con una spatola in modo da creare una forma compatta. Poi mettete qualche tocchetto di burro nel bordo della padella intorno al vostro Rösti.
Lasciate quocere a fuoco medio/alto per ca. 3 o 4 minuti. Quando vedete che i bordi iniziano a dorare, girate il vostro Rösti come fareste con una frittata.
Poi fate quocere a temperatura bassa per altri 10 minuti fin quando non si creerà una bella crosticina dorata.

Il vostro Berner Rösti è pronto! Versatelo su un piatto e portatelo in tavola dai vostri cari commensali.

Mi raccomando! Ricordate di utilizzare le patate lessate il giorno prima!

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Ghiacciolo di Quark e Fragole http://somethingaboutilo.com/2015/06/ghiacciolo-di-quark-e-fragole/ http://somethingaboutilo.com/2015/06/ghiacciolo-di-quark-e-fragole/#comments Tue, 02 Jun 2015 08:55:19 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=1059 wpid-20150602_093053-1-01.jpeg

E’ appena terminato il primo giorno di giugno. Questo mese e iniziato grandiosamente…
E’ sembrata una giornata di piena estate. Come volesse darci un anticipo dell’estate che presto, prestissimo arriverà.

Lo scorso anno ci ha lasciati tutti con l’amaro in bocca. Temperature autunnali e tanta pioggia.
Mi auguro tanto che quest’anno sia un estate all’insegna del sole, del caldo e di tante giornate da trascorrere in spiaggia a godersi il calore, la sabbia sotto i piedi, il rumore del mare…

Il pensiero di queste giornate così meravigliose non vi fanno venire voglia di ghiaccioli, gelati e tanta frutta?
Allora facciamo tutti i preparativi necessari per farci trovare pronti a questa magnifica stagione!

Qual è uno dei frutti per antonomasia del mese di giugno? Ebbene si, le Fragole!
Chi non le ama? Un frutto bello, gustoso, dolce e rinfrescante… Penso di non conoscere veramente nessuno a cui non piacciono!
Ma poi, quanto sono belle? Quella forma a cuore, il colore rosso acceso, il ciuffetto verde in cima e piene di simpatiche lentiggini!

Amanti delle cose buone, belle e sfiziose, è pronta per voi la ricetta di un ghiacciolo gustoso e leggero che potrete assaporare come merenda o dopo un pasto in una giornata calda d’estate.

Ps. Un ghiacciolo contiene solo 53.2 kcal!!!

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Ingredienti per 8 ghiaccioli:

250 g fragole
250 g quark
20 g di zucchero di canna grezzo
1 dl latte intero
1 cucchiaino da caffe di estratto di vaniglia

Esecuzione:

Frullate tutti gli ingredienti creando una sorta di frappè.
Versate il composto negli stampini per ghiaccioli.
Inserite all’interno gli appositi bastoncini e mettete in congelatore per 5 ore prima di servire.

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Tripudio di Cioccolato e Lamponi http://somethingaboutilo.com/2015/03/tripudio-di-cioccolato-e-lamponi/ http://somethingaboutilo.com/2015/03/tripudio-di-cioccolato-e-lamponi/#comments Mon, 16 Mar 2015 14:18:27 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=923 wpid-20150316_140432-1_1.jpg

Eccomi con un’altra torta ad alta intensità di goduria.

E’ nata così per caso. Dopo una di quelle giornate tutte di corsa.

E’ venerdì e sono le ore 18:00. Alle 19:30 abbiamo un invito a cena da una coppia di amici e dato che non mi piace arrivare a mani vuote ho pensato di fare un dolce. Rigorosamente senza glutine perché l’amica in questione e celiaca. Lavo per sicurezza nuovamente tutti gli utensili che mi servono, mi organizzo con della carta da forno per coprire il tegame nel quale cuocere il dolce, cerco tutti gli ingredienti per fare la mia Torta al Cioccolato di Fefè che è velocissima da fare…. ma caspiterina!!! Mi mancano i ceci lessi.

“E adesso che faccio?!!” mi sono chiesta! “Mi invento qualcosa!”

Quel qualcosa è diventato questo divino Tripudio di Cioccolato e Lamponi rigorosamente senza glutine!!

Così vinciamo anche contro questa celiachia antipatica!

Mi sono imbattuta in questa malattia oltre 20 anni fa. Ad un amichetta di mia sorella avevano riscontrato la celiachia e ricordo ancora benissimo che al tempo sembrava impossibile vivere con questa malattia. Quando i nostri genitori si organizzavano per stare insieme, sembrava che questa bimba, di tutto ciò che c’era di buono, non potesse mangiare nulla. Sembrava che tutto quello che poteva mangiare fosse brutto e insapore. Fortunatamente hanno imparato ad ingegnarsi e ricordo bene questa bimba che mentre noi mangiavamo i nostri dolcetti lei aveva i suoi biscottini fatti con le farine di riso e di mais. Ogni volta che era a cena da qualcuno, aveva con se il suo sacchettino di plastica con la sua pasta di mais.

Nel corso degli anni ho continuato a conoscere persone e ad avere amici che hanno riscontrato di dover convivere con questo problema. Grazie a questo ho imparato a muovermi in cucina per chi ha questa intolleranza permanente al glutine.

Bisogna avere le necessarie accortezze perché in certi casi anche la contaminazione può dare seri problemi.

In ogni caso non è impossibile creare cibi belli e gustosi anche per loro.

Nei siti sotto indicati trovate qualche utile consiglio su cosa fare quando si prepara da mangiare ad un celiaco:

Norme per la protezione dei sogetti malati di celiachia di AiC (Assocazione Italiana Celiachia)
Aiuto! Un celiaco a cena di La Gaia Celiaca

Detto questo organizzate subito gli ingredienti necessari per questo Tripudio di Cioccolato e Lamponi!

La goduria è assicurata anche per chi non ha problemi con il glutine!

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Ingredienti per una torta da 24 cm

250 g farina di ceci (per me di Molino Spadoni senza glutine)
120 g di zucchero di canna
4 uova
½ bustina di lievito per dolci
5 cucchiai di Rum
1 cucchiaio di marmellata di lamponi
300 g di cioccolata fondente al 72% (per me Fondentenero NOVI senza glutine)

Per la glassa
5 cucchiai di marmellata di lamponi
100 g di cioccolato fondente al 72%
Lamponi freschi qb

In un tegame fate sciogliere a bagnomaria i 300 g di cioccolato fondente.

Nel frattempo sbattete in una ciotola le uova e lo zucchero fino a creare una massa spumosa.
Aggiungete la farina di ceci insieme al lievito per dolci e amalgamante bene.
Unite il Rum e la marmellata di lamponi e continuate a mescolare bene.

Quando il cioccolato sarà sciolto aggiungetelo all’impasto e mescolate bene.

Versate tutto il composto in un tegame a cerniera rivestito di carta da forno leggermente unta.

Fate cuocere a forno statico a 180° per 30-40 minuti.
Fate la prova dello stuzzicadenti, se dopo averlo infilato e tirato fuori resta asciutto la torta è pronta.

Ora con un coltello, forate tutta la torta dall’alto.
In un pentolino fate riscaldare la marmellata di lamponi, una volta che si sarà sciolta passatela attraverso il colino (per evitare eccessi di semini) e bagnatevi la vostra torta di cioccolato.

Fate sciogliere a bagnomaria gli ultimi 100 g di cioccolato fondente e versatelo sulla torta.
A piacere aggiungete dei lamponi freschi per decorare e lasciate raffreddare completamente in frigorifero.

Prima di gustarla tiratela fuori dal frigo almeno 30 minuti prima.

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Polenta Bramata al Gorgonzola http://somethingaboutilo.com/2015/03/polenta-bramata-al-gorgonzola/ http://somethingaboutilo.com/2015/03/polenta-bramata-al-gorgonzola/#comments Tue, 10 Mar 2015 20:59:11 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=906 wpid-20150211_152529_1.jpg

Ormai la primavera è alle porte, anche se il vento di questi giorni ci ha voluto ricordare che l’inverno ancora non è finito. E io ne ho pagato le conseguenze, mi son beccata l’influenza!

A parte questo però, a me l’inverno piace. Perchè con il freddo possiamo gustare pietanze che mai mangeremo in estate. Cibi che possiamo definire confort food perché ci danno la sensazione di coccolarci, una sensazione di completezza. Una di queste pietanze è la polenta.

Ci sono vari modi per prepararla, condirla e presentarla.
A me piace moltissimo come la fa la mia nonna. Da brava abruzzese la prepara con il sugo e le salsicce.

Oggi però vi propongo una ricetta molto semplice da preparare… Confesso, non è assolutamente più leggera rispetto a quella della mia nonna. Niente ricetta light dunque!
Mio marito ormai iniziava a sognarsela e così gliel’ho preparata a sorpresa.

Sorpresa riuscita! Ed è piaciuta sia a lui che agli ospiti!

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Ingredienti per 4 persone

250 g di Semola di mais a grana grossa (per me Coop NaturaPlan Bio Bramata)
1 l di brodo vegetale (per me Cuore di Brodo Knor Verdure)
1 cucchiaio di burro
150 g di gorgonzola dolce

Esecuzione

Portate ad ebollizione 1l di brodo di verdura e aggiungete la semola di mais.
Abbassate il fuoco e mescolate frequentemente. Fate cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti fino ad ottenere una massa densa.
Se dovesse asciugarsi troppo aggiungete un altro po’ di brodo.

Terminata la cottura aggiungete il burro e il gorgonzola mischiate bene.

A piacere, come ho fatto io, potete trasferirla in delle cocotte o in un apposito tegame e gratinarla 10 minuti nel forno impostato su grill.

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Parmigiana di Zucca http://somethingaboutilo.com/2015/01/parmigiana-di-zucca/ http://somethingaboutilo.com/2015/01/parmigiana-di-zucca/#comments Fri, 30 Jan 2015 08:00:35 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=825 wpid-20150122_114348-1_1.jpg

Ci sono posti stupendi che ci dimostrano come prodotti di alta qualità possono essere a disposizione di tutti. Quei posti che vogliono rappresentare il meglio dell’enogastronomia italiana. Quei posti in cui una volta entrato, ti senti a tuo agio.
Come fosse assolutamente normale mangiare nel mezzo di un alimentari.
Questo che mi è successo entrando al Eataly di Bologna, uno dei 12 punti vendita / ristorazione in Italia, per pranzare ad un orario poco consone, alle 15 del pomeriggio.

La gente era in fila ad aspettare il turno, ma tutto sommato non abbiamo aspettato molto.
O forse non ce ne siamo resi conto perché ci siamo distratti incuriositi dai prodotti in vendita. Tutto rigorosamente Made in Italy!

I tavolini posizionati tra uno scaffale e l’altro. Tra una fila di passata di pomodoro, una di aceto balsamico, una di pasta di grano duro di Gargano ecc. ecc.

Insomma atmosfera curiosa, simpatica, alternativa.
Il personale dinamico, disponibile, gentile e veloce.
Tutto quello che è stato presentato nei nostri piatti era squisito, ottimo davvero.
Se riuscite, non fatevi sfuggire un pasto gustato in questo posto assolutamente innovativo.

E’ qui che ho mangiato una pazzesca parmigiana di zucca.
Ha lasciato il segno e ho provata a rifarla a casa.
Non è uguale a quella di Eataly ma è altrettanto gustosa!

A chi piacciono le cose un po’ alternative… questo è il piatto che fa x voi!

Attenzione solo con la qualità della zucca. Non dev’essere una zucca che rilascia troppa acqua, quindi vi consiglio vivamente la qualità Butternut (di forma allungata).

Purtroppo la seconda volta che l’ho fatta, quella che vedete in foto, ho utilizzato la zucca sbagliata. Fidatevi, usate la Butternut!

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Ingredienti per 6

1,4 kg Zucca Butternut
750 ml passata di pomodoro
1 foglia di alloro
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
1 cucchianio da caffè di bicarbonato
250 g scamorza affumicata
Parmigiano Reggiano grattugiato qb
Sale, pepe, olio evo qb

Esecuzione

Mondate lo scalogno e lo spicchio d’aglio, tritate finemente e fate soffriggere in una pentola con poco olio.
Aggiungete la passata di pomodoro, versate poca acqua nella bottiglia della passata, fate sciogliere il resto del pomodoro e aggiungete al resto del pomodoro nella pentola con una fogliolina di alloro.

Salate e pepate a piacere, aggiungete un cucchiaino da caffè di bicarbonato (per contrastare l’acidità del pomodoro) e lasciate bollire fin quando il sugo non si sarà addensato.

Nel frattempo mondate la zucca e tagliatela a fette di circa un centimetro (meglio più sottile che troppo grosse). Fate sbollentare la zucca 3 minuti e scolatela bene.

Tagliate la scamorza a cubetti e preparate il parmigiano grattugiato.
Quando il sugo si sarà addensato, versatene un primo cucchiaio e un filo d’olio in una pirofila a bordo alto.

Predisponete uno strato di zucca, poi versate la sugo di pomodoro, date una spolverata di parmigiano e i cubetti di scamorza affumicata. Ricominciate con uno strato di zucca, il sugo, il parmigiano e la scamorza e proseguite nello stesso ordine fino ad arrivare a due centimetri dal bordo.

Coprite la pirofila con della carta stagnola e infornate a 220° per 40 minuti, eliminate la stagnola date un’altra spolverata di parmigiano e fate cuocere per altri 5-10 minuti impostando il forno su grill.

Spegnete il forno e lasciatela riposare giusto il tempo di farla rapprendere un po’ e poi servite calda.

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Pommes Duchesse al Timo http://somethingaboutilo.com/2015/01/pommes-duchesse-al-timo/ http://somethingaboutilo.com/2015/01/pommes-duchesse-al-timo/#comments Wed, 21 Jan 2015 22:14:02 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=778 wpid-20150113_1452440_1.jpg

I francesi ci insegnano come rendere belle e sofisticate cose alle quali molti non darebbero nessun valore. D’altronde sono conosciuti in tutto il mondo proprio per la loro eleganza.

Che sia un vecchio comodino, una vecchia sedia, la brocca d’acqua dei bisnonni che potrebbe sembrare di nessuna utilità, loro la fanno sembrare preziosissima.

Hanno il dono di saper “VALORIZZARE“.

E lo fanno anche sulle loro tavole, nei loro piatti.

Pietanze che potrebbero sembrare povere, troppo semplici, diventano eleganti, sofisticati.

Ed è questo che hanno fatto trasformando delle “banali” patate in delicate ed eleganti Pommes Duchesse.
Io gli ho voluto dare un tocco di colore e un pizzico di sapore in più.

Belle per gli occhi, profumate per il naso e delicate per il palato.

Vi invito a valorizzare i vostri piatti con questo delizioso contorno!

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Ingredienti
I francesi le fanno così

500 g di patate
50 g di burro (temperatura ambiente)
4 tuorli
Sale e Noce Moscata qb

Io gli ho aggiunto

1 patata vitelotte media (separatamente)
2 rametti di timo fresco
1 noce di burro in più

Esecuzione

Fate lessare le patate con la buccia e separatamente la patata vitelotte.
Scolatele, lasciatele intiepidire e sbucciate le patate.

Tenete da parte la patata vitelotte e passate le altre patate con uno schiacciapatate o un passaverdure in una ciotola. Se necessario ripetete una seconda volta. Non devono assolutamente esserci grumi. Questi potrebbero rendervi difficile creare le vostre rosette.

Aggiungete il buro, i tuorli, le foglioline di timo il sale e la noce moscata.
Amalgamate bene con un mestolo e trasferite 2/3 della purea in una sac à poche con il beccuccio a fiori.

Su una teglia coperta da carta da forno formate le vostre rosette del diametro di circa 4-5 cm.

Ora passate anche la patata vitelotte nello schiacciapatate, aggiungetegli la purea di patate che avete tenuto da parte e un’altra noce di burro. Questa volta vi conviene usare le mani per amalgamare bene la purea perché le vitelotte sono particolarmente farinose. Se necessario aggiungete un altro po’ di burro.
Quando la purea sarà liscia, morbida ed omogenea trasferite tutto nella sac à poche e formate altre rosette.

Fate cuocere per 10-15 minuti (controllate la doratura) in forno preriscaldato a 200° e servite ben calde.

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Vellutata di Barbabietola http://somethingaboutilo.com/2015/01/vellutata-di-barbabietola/ http://somethingaboutilo.com/2015/01/vellutata-di-barbabietola/#comments Sat, 17 Jan 2015 12:19:37 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=795 wpid-20150112_131012_1.jpg

La Barbabietola è una verdura che ricordo di aver mangiato parecchio da bambina.
Si perché essendo microcitemica (anemia mediterranea), dicevano mi facesse bene.

Io mi fidavo e la mangiavo. Non ricordo sinceramente se mi piacesse particolarmente, ma la mangiavo.

Oggi la mangio un po’ più di rado e faccio male!
Perché mi sono documentata e ho scoperto che è una vera e propria miniera d’oro!

È composta per il 90% da acqua ed è ricchissima di Sali minerali come fosforo, magnesio, ferro, calcio e potassio. Ecco perché dovrei continuare a mangiarla più spesso. E’ indicata in modo particolare per chi soffre di anemia (come me), di debolezza e ipertensione ed attenua i processi infiammatori.

Aiuta a prevenire l’obesità perché è in grado di eliminare i grassi e rinforza i capillari sanguigni.
Inoltre funziona come antisettico, depurativo e favorisce la digestione.

Io direi che dovremmo inserirla nel nostro menù settimanale senza pensarci due volte!

E poi, con quel colore rosso porpora abbellisce notevolmente i nostri piatti!

Vi propongo una Vellutata di Barbabietola da leccarsi i baffi. E dato che è potenzialmente una verdura dietetica, ho usato dello yogurt greco a 0% di grassi.

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Ingredienti per 4

250 g di barbabietola
2 patate medie
1 costa di sedano
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
250 g di yogurt greco (grassi 0%)
sale e pepe qb
alcune foglie di timo (facoltativo)

Esecuzione

Mondate le verdure tagliate tutto a cubetti, mettete le verdure in una pentola e coprite d’acqua fredda.
Portate ad ebollizione e fate cuocere coperto per 20-30 minuti.

Una volta che le verdure saranno morbide frullate tutto con un frullatore ad immersione e aggiungete lo yogurt greco (se volete fare la decorazione tenete da parte un cucchiaino per piatto).

Impiattate e servite ben calda.

A Piacere adagiate sulla vellutata qualche fogliolina di timo per dare una nota aromatica.

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Gnocchi di Castagne con Porcini, Chiodini e Taleggio http://somethingaboutilo.com/2014/12/gnocchi-di-castagne-con-porcini-chiodini-e-taleggio/ http://somethingaboutilo.com/2014/12/gnocchi-di-castagne-con-porcini-chiodini-e-taleggio/#comments Mon, 22 Dec 2014 11:50:40 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=678 wpid-20141220_143248_1.jpg

La foresta in una cocotte!

Pensando alle ormai lontanissime gite fatte con mio padre e mio fratello più piccolo nella Foresta Nera a cerca di funghi, ho creato questo piatto dai colori e i sapori che tanto mi ricordano quelle mattinate trascorse in una delle più conosciute foreste d’Europa.

Eravamo piccoli e in autunno spesso nostro padre ci portava a funghi. La mattina era un dramma perché dovevamo alzarci molto presto. Mamma ci preparava dei panini e ci vestiva bene per non farci prendere freddo. Scarponcini, maglioncini, giacche calde, guanti, sciarpe, cappelli… Ma in macchina ci spogliavamo perché il viaggio durava poco più di un’ora e rischiavamo di morire di caldo durante il tragitto. Una volta arrivati sul posto ci rivestivamo e completamente bardati ci addentravamo nella foresta e iniziava una entusiasmante caccia ai porcini. Prendevamo su anche altri funghi ma trovare un porcino era la vittoria più grande.

Ognuno con il suo cestino di vimini ricoperto di carta da giornale, con sguardo vigile controllavamo ai piedi dei maestosi alberi, sotto le foglie bagnate e dal colore giallo, marrone e arancione. Ogni volta che trovavamo dei funghi chiamavamo ansiosamente nostro padre per farci dire se erano commestibili o abbastanza grandi per poterli raccogliere.

Gli unici funghi che raccoglievamo senza chiedere conferma erano i porcini. Ormai sapevamo bene com’erano fatti, quanto dovevano essere grandi e come andavano tagliati e puliti.

Prendevamo anche molti chiodini (chiamati anche pioppini) che a casa poi finivano in padella con le scaloppine. Papà era bravissimo a preparare questo piatto. Faceva un piatto unico, scaloppine con panna e chiodini e con un po’ di pasta condita con quel sughetto di contorno… Dopo, anche la scarpetta era garantita!

Con in mente i profumi e i sapori di quei giorni ho preparato questi gnocchi di castagna da leccarsi i baffi.

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Ingredienti per 4 persone:

500 g di patate (pasta gialla)
200 g di farina di castagne
1 uovo
pizzico di sale

1 scalogno
150 g di porcini (ho usato quelli surgelati tagliati a fettine)
150 g di chiodini (freschi)
100 g di pancetta affumicata tagliata a listarelle
200 g di formaggio taleggio
Peperoncino secco
Sale, pepe, Olio evo e parmigiano reggiano grattugiato qb

Esecuzione:

Lavate le patate, immergeteli in una pentola con acqua salata e fate bollire.
Una volta che saranno pronte: scolatele, sbucciatele ancora calde, schiacciatele con lo schiacciapatate e mettetele su un piano di lavoro.
Aggiungete un pizzico di sale, la farina di castagne e l’uovo e impastate bene il tutto fino ad ottenere un composto compatto ma soffice. Se necessario aggiungete altra farina di castagne.

Dividete l’impasto in filoni dello spessore di circa 2 cm, tagliate i vostri gnocchi e trasferiteli in un vassoio infarinato. Per questa procedura munitevi di un pochino di pazienza in più del solito, perché la farina di castagne tende a far “sbriciolare” l’impasto. Vi consiglio di formarlo con il palmo della mano, non con le dita, facendo lieve pressione. Se necessario rimpastate il filone che state lavorando e riformatelo.

Lasciate riposare i vostri gnocchi. Nel frattempo mettete a bollire l’acqua in una capiente pentola e salate.

In una ampia padella fate rosolare lo scalogno tritato con la pancetta affumicata tagliata a listarelle. Aggiungete i porcini, i chiodini precedentemente puliti e privi della parte finale del gambo e a piacere un po’ di peperoncino piccante, poi salate e pepate.
Cuocete il condimento a fiamma bassa con il coperchio per circa 10-15 minuti.

Ora fate cuocere gli gnocchi. Quando salgono in superfice trasferiteli con un mestolo a fori direttamente nella padella con i funghi e mantecate.
Trasferite il tutto nelle cocotte oppure in un tegame unico, aggiungete il taleggio tagliato a cubetti, una spolverata di parmigiano grattugiato e infornatelo per 5-10 minuti nel forno preriscaldato a 200° su grill.

Le meravigliose Cocotte della serie Uccellino di Fiorirà un Giardino le ho acquistate da Penelopee Junk a Mezzano (RA)

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Vellutata di Cavolfiore, Noci e Pinoli http://somethingaboutilo.com/2014/12/vellutata-di-cavolfiore-noci-e-pinoli/ http://somethingaboutilo.com/2014/12/vellutata-di-cavolfiore-noci-e-pinoli/#comments Wed, 10 Dec 2014 16:29:27 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=648 wpid-20141210_161249_1.jpg

Avete presente quelle giornate tutte di corsa?

Di corsa fuori dal letto perché non hai sentito la sveglia.
Di corsa ti prepari per andare al lavoro.
Di corsa arrivi al lavoro.
A pranzo di corsa a fare la spesa perché già sai che stasera farai tardi.
Arrivi a casa e ti metti di corsa ai fornelli perché la tua famiglia ha fame…

A pranzo hai preso quel cavolfiore che volevi fare gratinato… ma se devi metterti lì a pulirlo, lessarlo, preparare la besciamella e gratinarlo in forno… non ti passa più e i commensali dovrebbero attendere troppo tempo. E poi, vorrai mai presentargli solo un contorno?!

Bene! Allora ho la ricetta perfetta per te!

Di quelle che prepari in un attimo e che soddisfano il palato e lo stomaco di tutti.
Si, perché il cavolfiore ha un elevato potere saziante e lo fa con poche calorie (25 kal/100g).

E poi… in inverno è proprio la verdura che ci vuole perché ha tanti preziosi principi nutritivi come potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico e vitamina C. Inoltre contiene principi attivi antitumorali, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto.
E’ depurativo, rimineralizzante e favorisce la rigenerazione dei tessuti.

Direi che con il Cavolfiore soddisferete ben tre necessità: fame, gusto e salute!

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Ingredienti per 4

1 cavolfiore grande (ca. 1kg)
1 patata di media grandezza
1 cipolla piccola
1 spiccio d’aglio
1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato
Una punta di curry
Sale e pepe qb
Parmigiano grattugiato
8 noci
10 g di pinoli
Olio evo

Esecuzione

In un tegame fate ammorbidire la cipolla e l’aglio. Grattugiate lo zenzero e aggiungetelo.

Lavate bene sotto acqua corrente il cavolfiore. Eliminate le foglie e dividete il cavolfiore in cimette, pelate la patata, tagliatela a cubetti e unite tutto alla cipolla e coprite con l’acqua.

Coprite con il coperchio della pentola e fate cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti.

Salate, aggiungete una punta di curry e frullate al fine di ottenere una crema liscia ed omogenea.

Fate sudare i pinoli in una padella antiaderente.

Servite la vellutata nei piatti una spolverata di parmigiano e una di pepe, due noci sbriciolate per piatto, i pinoli e un filo di olio evo.

NB. Se il piatto dev’essere vegano non aggiungete la spolverata di parmigiano.

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Tomino in Crosta di Patate e Tartufo http://somethingaboutilo.com/2014/12/tomino-in-crosta-di-patate-e-tartufo/ http://somethingaboutilo.com/2014/12/tomino-in-crosta-di-patate-e-tartufo/#comments Wed, 03 Dec 2014 11:14:43 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=625 wpid-20141114_164055_1.jpg

E chi lo dice che per fare un piatto di stile, bello, profumato e gustoso bisogna passare ore e ore in cucina a mettere insieme innumerevoli ingredienti?

Questo Tomino in crosta di patate e tartufo è la prova di ciò che da sempre penso:
LESS IS MORE!

Un profumo intenso, che solo minimamente ti lascerà immaginare cosa ti aspetta.
Una croccante crosta che una volta incisa con coltello e forchetta farà traboccare quel formaggio fuso che non vedrai l’ora di assaporare ad occhi chiusi.

Godetevelo ad una cena tête-à-tête con la persona che amate, il successo della serata è assicurata!

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Ingredienti per 2

2 tomini
2 fette di pane (io ho usato il lariano)
2 patate di media grandezza lessate il giorno prima
Tartufo (io ho utilizzato quello nero)
Sale, pepe e olio qb

Esecuzione

Pelate le patate che avete lessato il giorno prima e grattugiatele con una grattugia a fori larghi.
Unite il tartufo grattugiato, salate e pepate a piacere e mescolate con le mani senza fare troppa pressione altrimenti rischiate di schiacciare le patate e creare una purea.

Coprite il tomino in ogni sua parte con le patate grattugiate e condite facendo leggera pressionee proseguite con il secondo tomino.

Tostate leggermente le fette di pane in padella e adagiatevi sopra i vostri tomini.
Metteteli su una teglia coperta da carta da forno e distribuitevi sopra un filo di olio evo.

Fate gratinare in forno preriscaldato a 200° impostato su grill per 20 – 30 minuti.
A metà cottura girate i tomini. Quando si sarà creata una crosta croccante i vostri tomini saranno pronti.

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