Something About Ilo » Piatto unico http://somethingaboutilo.com LESS IS MORE Sat, 02 Apr 2016 07:01:03 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.3.1 Berner Rösti http://somethingaboutilo.com/2015/12/berner-rosti/ http://somethingaboutilo.com/2015/12/berner-rosti/#comments Tue, 01 Dec 2015 10:21:54 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=1175 wpid-picsart_1448886368011.jpg

Le temperature si abbassano e man mano che il freddo si intensifica e arriva l’inverno ho assolutamente bisogno di quei piatti che noi tutti consideriamo Comfort Food.

Nel mio elenco ce ne sono diversi e uno di questi è proprio il Rösti!
Uno di quei piatti che non ci vuole niente a farlo ma da grandi soddisfazioni.
Trattasi di un tipico piatto svizzero, della parte tedesca. Per questo motivo il nome di questo piatto si può scrivere sia Rösti che Röschti.
In italiano si pronuncia Röscti…. e volete sapere come si pronuncia la ö???
E’ un pò più complicato spiegarlo scrivendo, vi rimando ad un video su youtube!
Vorrei troppo vedervi tutti mentre provate a pronunciare gli Umlaut tedeschi Ä Ö Ü!!!

Ritornando al nostro adorato cibo, il Rösti in origine i contadini lo mangiavano a colazione utilizzando le patate lesse del giorno prima. Come facevano anche loro, potete mangiarlo come piatto unico, arricchendolo con cipolle, pancetta affumicata, formaggio, oppure ricoprendolo con un bel uovo fritto a occhio di bue. Altrimenti è perfetto anche come contorno.

Io ho scelto la versione bernese che vi aggiunge lo speck (preferibilmente affumicato) a listarelle.

Bene, dopo un pò di cultura svizzera e lezione di tedesco vi passo la ricetta del Berner Rösti!

Attenzione, la preparazione delle patate va fatta il giorno prima… quindi se state leggendo oggi la ricetta del Berner Rösti e pensate di farla, potrete gustarvi domani questa delizia 100% svizzera. Nonostante questo, si tratta come sempre una ricetta semplice da realizzare ma da un gusto che potrebbe creare dipendenza!

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Ingredienti per 4 persone

1 kg di patate lesse
1 cucchiaino di sale
pepe qb
100 gr di speck a listarelle
3 cucchiai di burro

Esecuzione

Fate lessare le patate con la buccia ca. 15/20 minuti in acqua salata e poi fate raffreddare completamente e deponete in frigo.
Il giorno dopo, sbucciate le patate e grattuggiatele con una grattuggia a fori larghi.
Salate, pepate e aggiungete le listarelle di speck. Mescolate delicatamente con le mani.

In una padella antiaderente fate sciogliere il burro (tenetene da parte mezzo cucchiaio), aggiungete le patate e schiacciate leggermente con una spatola in modo da creare una forma compatta. Poi mettete qualche tocchetto di burro nel bordo della padella intorno al vostro Rösti.
Lasciate quocere a fuoco medio/alto per ca. 3 o 4 minuti. Quando vedete che i bordi iniziano a dorare, girate il vostro Rösti come fareste con una frittata.
Poi fate quocere a temperatura bassa per altri 10 minuti fin quando non si creerà una bella crosticina dorata.

Il vostro Berner Rösti è pronto! Versatelo su un piatto e portatelo in tavola dai vostri cari commensali.

Mi raccomando! Ricordate di utilizzare le patate lessate il giorno prima!

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Torta Salata di Cipolle http://somethingaboutilo.com/2015/04/torta-salata-di-cipolle/ http://somethingaboutilo.com/2015/04/torta-salata-di-cipolle/#comments Tue, 21 Apr 2015 20:15:34 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=1022 wpid-20150418_131312-01.jpeg

E’ un po’ che non scrivo… non appena mi sono seduta davanti al PC e ho iniziato a digitare nella tastiera mi sono resa conto che mi era mancato.

Torno dopo un periodo un po’ turbolento tra malattia e mille impegni arretrati e riposo forzato. Purtroppo non sono riuscita a ritagliare il tempo per preparare delizie degne di essere fotografate.

Comunque rieccomi carica per continuare con questa bella avventura!
Un avventura fatta di sapori, odori, colori, parole… un po’ della mia vita.

Oggi inizio con una Torta Salata di Cipolle! Una torta gustosa e come sempre molto facile da realizzare.

Dove sono cresciuta la Torta Salata di Cipolle la mangiano in particolare nel periodo di carnevale.
Ma visto e considerato che a noi le cose che piacciono le facciamo quando ci pare e piace, dando un occhio ai prodotti di stagione, ve la presento in aprile.

Una leccornia da non perdere. Perfetta per una cena semplice. Magari accompagnata da un insalatina mista fresca.

E’ quasi inutile dirvi quanto facciano bene le cipolle. Piene di vitamine, fermenti, sali minerali, proprietà disinfettanti, antibatteriche e digestive….

Insomma mangiate la cipolla! Fa solo tanto bene!
Pronti per questa nuova ricetta?

Bene… allora continuate con la lettura degli ingredienti e l’esecuzione di questa delizia e poi subito all’opera!

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Ingredienti per una tortiera da 26 cm

Per la base

250 g di farina di Kamut (o se preferisci la “0”)
1 bustina di lievito disidratato
1 pizzico di sale
1 pizzico di zucchero
50 g burro sciolto e raffreddato
125 ml latte tiepido

Per il ripieno

500 g di cipolle
2 cucchiai di burro
1 cucchiaio di farina
3 uova fresche (M)
300 g panna acida
Qualche seme di cumino
50 g di pancetta

Esecuzione

Versate la farina con il lievito in una ciotola e mescolate.
Unitevi lo zucchero, il sale, il burro e il latte e impastate con la planetaria o il frullatore per circa 5 minuti.

Quando l’impasto risulterà liscio ed omogeneo copritelo con un panno e lasciatelo riposare e lievitare in un posto caldo fin quando non il volume non aumenterà raddoppiandosi.

Nel frattempo preparate il ripieno. Tagliate le cipolle a cubetti.
Fate sciogliere il burro in una padella e fatevi appassire le cipolle a cubetti.

Unite in una ciotola la farina con le uova, la panna acida, il sale, i semi di cumino e mescolate bene.

Aggiungete le cipolle al composto di uova e panna acida.

Impastate brevemente ancora una volta l’impasto della base e stendetelo in una tortiera rotonda da 26 cm imburrata. Create un bordo altro circa 2-3 cm.

Versate il composto di cipolle sopra la base. Tagliate a listarelle la vostra pancetta e spargetela sulla superfice della vostra torta salata.

Fate riposare per circa un’altra mezz’oretta e poi fate cuocere in forno statico preriscaldato a 200° oppure a 180° (senza preriscaldare) se usate il forno ventilato per 30-40 minuti.

Una volta che la vostra torta sarà cotta fatela raffreddare su una grata per dolci e gustate tiepida.

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Polenta Bramata al Gorgonzola http://somethingaboutilo.com/2015/03/polenta-bramata-al-gorgonzola/ http://somethingaboutilo.com/2015/03/polenta-bramata-al-gorgonzola/#comments Tue, 10 Mar 2015 20:59:11 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=906 wpid-20150211_152529_1.jpg

Ormai la primavera è alle porte, anche se il vento di questi giorni ci ha voluto ricordare che l’inverno ancora non è finito. E io ne ho pagato le conseguenze, mi son beccata l’influenza!

A parte questo però, a me l’inverno piace. Perchè con il freddo possiamo gustare pietanze che mai mangeremo in estate. Cibi che possiamo definire confort food perché ci danno la sensazione di coccolarci, una sensazione di completezza. Una di queste pietanze è la polenta.

Ci sono vari modi per prepararla, condirla e presentarla.
A me piace moltissimo come la fa la mia nonna. Da brava abruzzese la prepara con il sugo e le salsicce.

Oggi però vi propongo una ricetta molto semplice da preparare… Confesso, non è assolutamente più leggera rispetto a quella della mia nonna. Niente ricetta light dunque!
Mio marito ormai iniziava a sognarsela e così gliel’ho preparata a sorpresa.

Sorpresa riuscita! Ed è piaciuta sia a lui che agli ospiti!

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Ingredienti per 4 persone

250 g di Semola di mais a grana grossa (per me Coop NaturaPlan Bio Bramata)
1 l di brodo vegetale (per me Cuore di Brodo Knor Verdure)
1 cucchiaio di burro
150 g di gorgonzola dolce

Esecuzione

Portate ad ebollizione 1l di brodo di verdura e aggiungete la semola di mais.
Abbassate il fuoco e mescolate frequentemente. Fate cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti fino ad ottenere una massa densa.
Se dovesse asciugarsi troppo aggiungete un altro po’ di brodo.

Terminata la cottura aggiungete il burro e il gorgonzola mischiate bene.

A piacere, come ho fatto io, potete trasferirla in delle cocotte o in un apposito tegame e gratinarla 10 minuti nel forno impostato su grill.

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Lasagne di Carciofi e Salsiccia http://somethingaboutilo.com/2015/03/lasagne-di-carciofi-e-salsiccia/ http://somethingaboutilo.com/2015/03/lasagne-di-carciofi-e-salsiccia/#comments Mon, 09 Mar 2015 08:24:03 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=896 wpid-20150130_154629_1.jpg

Ci sono verdure che sembrano fiori…
Tra questi i carciofi, che come i fiori, mi ricordano San Remo!

Si perché, da piccola i miei mi portavano a salutare la bisnonna che abitava in questa meravigliosa ed elegante città e quando tornavamo a casa lo facevamo con il baule della macchina pieno carciofi!

Quando i miei pensieri vanno a questa città automaticamente l’associo ai carciofi oltre che ai meravigliosi e rinomati fiori.

E’ interessante sapere che il presidente della commissione d’inchiesta sulle condizioni dell’agricoltura in Italia, Stefano Jacini, tra il 1881 e il 1886 scrisse: “…i carciofi ed il cavoli-fiore primaticci sono oggetto di esportazione, ma in quantità non considerevole. Fra i preferiti sono i carciofi di San Remo, Ripa Ligure, Albenga, Savona…… di dove se ne esportano vagoni interi.”

Si hanno inoltre testimonianze importanti, come quelle del conte Gilbert Chabrol de Volvic, incaricato da parte del governo francese ad inviare relazioni a Napoleone Bonaparte nelle quali parlava delle cultura nel savonese citando anche il carciofo tra le principali produzioni.

Quindi è risaputo da secoli che la zona Ligure vanta una buona qualità di carciofi!

Inoltre i carciofi sono una vera e propria miniera di principi attivi. Hanno pochissime calorie, molte fibre, calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Dotati di proprietà regolatrici dell’appetito, hanno un effetto diuretico e sono consigliati per risolvere problemi di colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite. Inoltre sono molto apprezzati per le caratteristiche toniche e disintossicanti, per la capacità di stimolare il fegato, calmare la tosse e contribuire alla purificazione del sangue, fortificare il cuore e dissolvere i calcoli.

Come tutto quello che ci viene offerto generosamente dalla terra, anche i carciofi fanno bene alla nostra salute.

La ricetta che segue è di una delicatissima bontà.

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Ingredienti per 8 persone

Per la pasta
4 uova
400 g di farina (per me di Kamut )
un pizzico di sale
(eventualmente un cucchiaio di acqua calda)

Per la besciamella
100 g di burro
100 g di farina (per me di Kamut)
1 pizzico di sale
1 l di latte fresco intero
Noce moscata grattugiata qb

200 g di salsiccia fresca
10 carciofi
½ limone
1 scalogno
1 dl di vino bianco
Olio evo, sale e pepe qb
400 g di mozzarella
Parmigiano Reggiano grattugiato qb

Esecuzione:

Pulite i carciofi preparando una ciotola piena di acqua e il succo di un limone (serve a non fare annerire i carciofi puliti). Per evitare che si anneriscano le mani vi consiglio di indossare dei guanti di lattice.

Eliminate la punta dei carciofi tagliandone circa 3-4 cm, poi eliminate le foglie esterne più dure, arrivando alle foglie tenere. Rimuovete la parte finale del gambo ed eliminate lo strato esterno fibroso.

Tagliate a metà il carciofo e togliete la “barba” del carciofo (la peluria all’interno).
Procedete tagliando il carciofo in quarti e poi a “spicchi” e immergeteli nella ciotola con l’acqua e il limone.

Nel frattempo fate rosolare lo scalogno in due cucchiai di olio evo in una padella. Aggiungete la salsiccia fresca e i carciofi scolati.
Salate e pepate a piacere e fate cuocere per circa 30 minuti sfumando con il vino bianco e aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua per non farli asciugare.

Mentre cuociono i carciofi con la salsiccia preparate la pasta all’uovo disponendo la farina a fontana, aggiungete le uova e aggiungete un pizzico di sale amalgamate e impastate per circa 15-20 minuti.

Se la pasta dovesse risultasse troppo morbida o appiccicosa aggiungete un po’ di farina; se troppo soda un po’ di acqua tiepida.
Fatene una grossa palla e lasciatela riposare nella pellicola per circa 30 minuti in un panno umido.

Nel frattempo preparate la besciamella facendo sciogliere il burro a fuoco basso, spegnete il fuoco e aggiungetevi la farina, mescolate con una frusta e aggiungete il latte. Riaccendete il fuoco e continuate a mescolare con la frusta fino ad ottenere una cosistensa non troppo densa. Mescolate bene per evitare grumi. Aromatizzate con sale e noce moscata qb.

Preparate la mozzarella tagliandola a cubetti.

Ora tirate la sfoglia con il mattarello o con l’apposita macchina per la pasta e poggiatela su una spianatoia infarinata.
Vi consiglio di tirare una sfoglia sottile, così potete utilizzarla direttamente senza doverla prima sbollentare in acqua.

Prendete dunque una teglia da 8 porzioni o due teglie da 4 porzioni.

Iniziate con un po’ di besciamella e poi disponetevi sopra la sfoglia fino a coprire la superficie in ogni sua parte. Versatevi sopra qualche cucchiaio di besciamella, distribuitevi sopra i carciofi con la salsiccia, poi una manciata di mozzarella e una di parmigiano reggiano grattugiato, ricominciate con la procedura e proseguite con gli strati fino all’esaurimento degli ingredienti.

L’ultimo strato ricopritelo con la besciamella alcuni carciofi e una spolverata di parmigiano.

Infornate per 45-50 minuti a 180° fino a che la superficie non sarà diventata dorata.

Tiratela fuori dal forno, coprite il tegame con della stagnola e lasciatela riposare per 5-10 minuti prima di servire.

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Parmigiana di Zucca http://somethingaboutilo.com/2015/01/parmigiana-di-zucca/ http://somethingaboutilo.com/2015/01/parmigiana-di-zucca/#comments Fri, 30 Jan 2015 08:00:35 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=825 wpid-20150122_114348-1_1.jpg

Ci sono posti stupendi che ci dimostrano come prodotti di alta qualità possono essere a disposizione di tutti. Quei posti che vogliono rappresentare il meglio dell’enogastronomia italiana. Quei posti in cui una volta entrato, ti senti a tuo agio.
Come fosse assolutamente normale mangiare nel mezzo di un alimentari.
Questo che mi è successo entrando al Eataly di Bologna, uno dei 12 punti vendita / ristorazione in Italia, per pranzare ad un orario poco consone, alle 15 del pomeriggio.

La gente era in fila ad aspettare il turno, ma tutto sommato non abbiamo aspettato molto.
O forse non ce ne siamo resi conto perché ci siamo distratti incuriositi dai prodotti in vendita. Tutto rigorosamente Made in Italy!

I tavolini posizionati tra uno scaffale e l’altro. Tra una fila di passata di pomodoro, una di aceto balsamico, una di pasta di grano duro di Gargano ecc. ecc.

Insomma atmosfera curiosa, simpatica, alternativa.
Il personale dinamico, disponibile, gentile e veloce.
Tutto quello che è stato presentato nei nostri piatti era squisito, ottimo davvero.
Se riuscite, non fatevi sfuggire un pasto gustato in questo posto assolutamente innovativo.

E’ qui che ho mangiato una pazzesca parmigiana di zucca.
Ha lasciato il segno e ho provata a rifarla a casa.
Non è uguale a quella di Eataly ma è altrettanto gustosa!

A chi piacciono le cose un po’ alternative… questo è il piatto che fa x voi!

Attenzione solo con la qualità della zucca. Non dev’essere una zucca che rilascia troppa acqua, quindi vi consiglio vivamente la qualità Butternut (di forma allungata).

Purtroppo la seconda volta che l’ho fatta, quella che vedete in foto, ho utilizzato la zucca sbagliata. Fidatevi, usate la Butternut!

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Ingredienti per 6

1,4 kg Zucca Butternut
750 ml passata di pomodoro
1 foglia di alloro
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
1 cucchianio da caffè di bicarbonato
250 g scamorza affumicata
Parmigiano Reggiano grattugiato qb
Sale, pepe, olio evo qb

Esecuzione

Mondate lo scalogno e lo spicchio d’aglio, tritate finemente e fate soffriggere in una pentola con poco olio.
Aggiungete la passata di pomodoro, versate poca acqua nella bottiglia della passata, fate sciogliere il resto del pomodoro e aggiungete al resto del pomodoro nella pentola con una fogliolina di alloro.

Salate e pepate a piacere, aggiungete un cucchiaino da caffè di bicarbonato (per contrastare l’acidità del pomodoro) e lasciate bollire fin quando il sugo non si sarà addensato.

Nel frattempo mondate la zucca e tagliatela a fette di circa un centimetro (meglio più sottile che troppo grosse). Fate sbollentare la zucca 3 minuti e scolatela bene.

Tagliate la scamorza a cubetti e preparate il parmigiano grattugiato.
Quando il sugo si sarà addensato, versatene un primo cucchiaio e un filo d’olio in una pirofila a bordo alto.

Predisponete uno strato di zucca, poi versate la sugo di pomodoro, date una spolverata di parmigiano e i cubetti di scamorza affumicata. Ricominciate con uno strato di zucca, il sugo, il parmigiano e la scamorza e proseguite nello stesso ordine fino ad arrivare a due centimetri dal bordo.

Coprite la pirofila con della carta stagnola e infornate a 220° per 40 minuti, eliminate la stagnola date un’altra spolverata di parmigiano e fate cuocere per altri 5-10 minuti impostando il forno su grill.

Spegnete il forno e lasciatela riposare giusto il tempo di farla rapprendere un po’ e poi servite calda.

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Zuppa d’Orzo del Grigione (Bündner Gerstensuppe) http://somethingaboutilo.com/2015/01/zuppa-dorzo-del-grigione-bundner-gerstensuppe/ http://somethingaboutilo.com/2015/01/zuppa-dorzo-del-grigione-bundner-gerstensuppe/#comments Sun, 25 Jan 2015 12:04:40 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=840 wpid-20150123_150019-1_1.jpg

Ogni tanto, improvvisamente mi assalgono quelle voglie di pietanze svizzere.

Ricordo con simpatia, che nei primi anni che vivevo qui, ogni volta che veniva a trovarmi qualcuno dalla Svizzera gli facevo la lista della spesa. E mi arrivavano con una o due belle buste piene di cose da mangiare. Non perché qui non ci sia cibo buono, anzi!!! Ma perché si sa, il cibo è associato all’emotività. E all’inizio evidentemente e inconsciamente, la nostalgia era più forte.

Negli ultimi anni quando amici e parenti della Svizzera vengono a trovarci e mi chiedono cosa possono portare, difficilmente mi viene in mente qualcosa. Non ho più grandi desideri. Ma soprattutto, gli chiedo di non portarmi la cioccolata!!! Perché quella se c’è l’ho in casa mi dura veramente poco. Indipendentemente dalla quantità che portano! Quindi, che lo sappiate tutti, la cioccolata non è benvenuta. La bilancia ringrazia!

Diciamo che in questi quasi 9 anni di Italia mi sono adattata molto bene e ho trovato tante alternative a quei gusti tanto famigliari.

Ora invece di aspettare di tornare in Svizzera o che mi venga a trovare qualcuno per mangiare cose che servono da antinostalgia, sopperisco con gli ingredienti giusti o che il più possibile somiglino a quelli richiesti dalla ricetta e mi metto all’opera.

Vogliosa di qualcosa di svizzero e di una bella zuppa ho fatto una buonissima Bündner Gerstensuppe.

La ricetta richiederebbe della Bündnerfleisch (carne del Grigione) che qui in commercio non si trova. Così l’ho sostituita con della Bresaola che a differenza della Bündnerfleisch è più tenera e ha un gusto più leggero.

Aspetto i vostri commenti in merito a questa deliziosa ricetta!

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Ingredienti per 4

80 g di Orzo
½ costa di sedano
2 carote
2 patate
½ cavolo cappuccio
1 porro
2 cucchiai di olio evo
1 dado vegetale
300 g di Bresaola (se avete della Bündnerfleisch meglio)
2 cucchiai di panna (facoltativa, io non l’ho utilizzata)
Sale e pepe qb

Esecuzione

Lavate l’orzo e mettetelo in ammollo per tutta la notte.

Mondate le carote, il sedano e le patate e tagliate a cubetti.

Eliminate le coste più spesse del cavolo cappuccino e tagliate a striscioline.

Lavate il porro, eliminate le prime “foglie” e affettate finemente.

Riscaldate l’olio in una pentola e aggiungete il sedano, le carote, il cavolo, le patate e lasciate leggermente appassire.

Unitevi l’orzo (scolato dall’acqua), il porro, 2,5 l di acqua e il dado vegetale.

Portate ad ebollizione e fate cuocere per 2 ore e mezza a fiamma bassa.

Tagliate a striscioline sottili la Bresaola (o Bündnerfleisch), aggiungetele alla zuppa e fate cuocere per un ulteriore mezz’ora.

Salate e pepate qb, se desiderate, aggiungete la panna e servite.

NB: il giorno dopo è ancora più buona!!!

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Ossobuco in Umido Speziato http://somethingaboutilo.com/2014/12/ossobuco-in-umido-speziato/ http://somethingaboutilo.com/2014/12/ossobuco-in-umido-speziato/#comments Sun, 28 Dec 2014 22:56:11 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=694 wpid-20141226_144149_1.jpg

Un piatto che amo da sempre. In realtà il midollo non è di consistenza e sapore tipicamente gradita ai bambini ma a me ha sempre fatto impazzire.

Con quelle ditina piccoline cercavo di arrivare in ogni più piccola cavità dell’osso per poter pulire bene bene il midollo dall’osso. Era sempre l’ultima cosa nel piatto che mangiavo perché era la parte che più preferivo.

Oggi non è cambiato assolutamente niente!

Prima la carne con quel suo sapore intenso, particolare insieme alla salsa che si crea dal trito di verdure e il vino e un buon purè di patate. Poi, alla fine di tutto, mi gusto il midollo e vi assicuro oggi come ieri ripulisco tutto bene bene.

La mia ricetta non è quella originale de l’òs bus milanese, ma vi garantisco che è altrettanto buona!

Anzi, vi dirò che è riuscita a conquistare addirittura mio marito che prima non voleva neanche sentir parlare di ossobuco. L’ha spazzolato via come fosse stato il suo piatto preferito! Con tanto di scarpetta!

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Ingredienti per 4 persone:

4 ossobuchi bovini da 300/350 g l’uno
2 noci di burro
2 cucchiai di olio evo
1-2 cipolla
1 costa di sedano
2 carote
2 foglie d’alloro
1 bicchiere di vino bianco secco
250 ml di brodo (eventualmente qualcosa in più)
Sale, pepe, cannella e chiodi di garofano in polvere e farina qb

Esecuzione:

Mondate la cipolla e le carote, lavate il sedano ed eliminate i filamenti con il pelapatate e tritate tutto.
In una padella capiente e a bordo alto mettete il burro e l’olio evo e fatevi appassire il trito di cipolla, carote e sedano a fuoco basso.
Incidete con le forbici la membrana che circonda gli ossobuchi (in questo modo evitate che durante la cottura la carne si arricci). Infarinate bene i quattro ossobuchi e uniteli al trito ormai appassito in padella facendoli rosolare qualche minuto per lato.

Aggiungete le foglie di alloro e il vino bianco e lasciate evaporare. Aggiustate di sale, pepe e aggiungetevi un pizzico di cannella e i chiodi di garofano.
Aggiungete 250 ml di brodo, coprite con il coperchio e fate cuocere a fuoco basso per un’ora e mezza. Ogni tanto muovete la padella per evitare che gli ossobuchi si attacchino nella padella. Se necessario aggiungete altro brodo. Fate attenzione a non far asciugare la carne.

La tradizione lombarda accompagna questo squisito ossobuco con un risotto alla milanese o con della polenta…. Ma a me piace tantissimo con un sofficissimo purè di patate che esalta il sapore della carne speziata con la cannella.

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Passatelli in Brodo http://somethingaboutilo.com/2014/12/passatelli-in-brodo/ http://somethingaboutilo.com/2014/12/passatelli-in-brodo/#comments Fri, 19 Dec 2014 15:30:20 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=659 wpid-20141217_144156_1.jpg

Probabilmente se non siete romagnoli, non siete stati in Romagna o non avete un amico romagnolo difficilmente conoscerete i Passatelli.

Anche io prima di trasferirmi non li conoscevo nonostante venissi frequentemente a Ravenna per ovvi motivi…. il mio AMORE!

Mio marito è di origini pugliesi e a casa sua non me li avevano mai fatti.
Sia loro che gli amici mi avevano fatto conoscere i cappelletti ma non i Passatelli.

Una sera, a cena a casa di amici pronunciarono questa parola a me nuova “Passatelli”.
Chiesi interessata di cosa si trattasse e questo lasciò giustamente stupiti il resto dei commensali.
Capii che mi mancava un pezzo importante della cultura culinaria romagnola.

La descrizione di questo piatto mi incuriosì tantissimo ma rimasi ancora per alcuni anni senza mangiarli. Un po’ perché mi passò di mente e poi nessuno pensò di farmeli assaggiare.

Un giorno, dovevano arrivare dei nostri cari amici da Martina Franca (Taranto). Solitamente ogni volta che venivano gli facevamo assaggiare qualcosa di tipico romagnolo, la piadina, il ragù, i cappelletti… ormai gli avevamo già fatto assaggiare i piatti più importanti romagnoli.
Toccava ai Passatelli! Non avendoli mai mangiati prima non ebbi il coraggio di farli in casa.
Non sapevo come doveva essere il sapore, la consistenza… così decisi di comprarli dal Pastificio Artigiano vicino casa.

La sera prima iniziai a preparare il brodo di carne nel quale avremmo poi dovuto cuocere i Passatelli. Il giorno dell’arrivo sistemai e preparai casa e arrivata sera apparecchiai la tavola con fiori e candele.

Era tutto pronto per accogliere i nostri amici, goderci qualche giorno insieme e condividere questa nuova esperienza culinaria insieme.

E fu così che i Passatelli in Brodo ci conquistarono tutti e quattro ed entrarono a far parte del repertorio delle mie ricette.

Nel frattempo ho imparato a farli in casa e ora voglio condividere con voi la ricetta dei miei Passatelli in Brodo.

Provateli, sono deliziosi!

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Ingredienti per il Brodo

600 g di gallina
400 g di muscolo (bovina)
400 g di doppione (bovina)
1 cipolla
2 carote
2 coste di sedano
3 foglie di alloro
5 fiori di garofano qb
Sale e pepe nero in grani qb
Un pezzetto di zenzero
4 litri d’acqua

Esecuzione

Riempite di acqua fredda una capiente pentola, sbucciate le cipolle, le carote e il sedano e immergete le verdure nell’acqua, aggiungete le foglie di alloro, i chiodi di garofano, il pepe in granuli e in fine la carne con le ossa. Regolate di sale e portate lentamente a bollore. Con una schiumarola eliminate con cura la schiuma che si creerà man mano. Abbassate la fiamma al minimo, coprite la pentola con il coperchio e lasciate cuocere per 2-3 ore.
Prelevate le verdure e la carne che potrete mangiare come secondo rosolate in padella oppure macinate la carne e fateci delle polpette.
Filtrate il brodo con un colino e fatelo raffreddare in un ambiente freddo. Oppure, una volta tiepido, fatelo raffreddare bene in frigorifero. Si formerà una patina di grasso. Rimuovetela con un mestolo forato.

Ingredienti per i Passatelli per 4 persone

150 g pane grattugiato
150 g parmigiano reggiano
1 cucchiaio di farina (ca. 25 g)
3 uova
Un pizzico di sale
Noce moscata e scorza di limone grattugiata qb

Esecuzione

Versate in una ciotola tutti gli ingredienti. La quantità di noce moscata e scorza di limone varia dai gusti.
A me piace sentirli, quindi metto un po’ più di un pizzico di noce moscata e della scorza un po’ meno di mezzo limone .

Impastate tutti gli ingredienti prestando attenzione alla consistenza dell’impasto. Deve risultare compatto ma né troppo morbido né troppo duro. Se dovesse essere troppo duro aggiungete pochissimo brodo sufficiente per continuare a lavorare bene l’impasto in modo che il pangrattato si bagni e si unisca agli altri ingredienti.

Formate una palla con l’impasto, avvolgetela nella pellicola alimentare e mettetela a riposare in frigorifero per circa due ore.
Terminate le ore di riposo portate a ebollizione il brodo.

Lavorate leggermente l’impasto tra le mani e inseritene un pezzo nello schiacciapatate a fori larghi. ATTENZIONE: Servono delle braccia forti!

Schiacciate, tagliate i passatelli a lunghezza desiderata e fateli cadere direttamente nel brodo. Fare altrettanto con il resto dell’impasto e attendete che i passatelli affiorano in superfice. Trasferiteli con un mestolo con fori nei piatti fondi, aggiungete il brodo e servite.

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Tomino in Crosta di Patate e Tartufo http://somethingaboutilo.com/2014/12/tomino-in-crosta-di-patate-e-tartufo/ http://somethingaboutilo.com/2014/12/tomino-in-crosta-di-patate-e-tartufo/#comments Wed, 03 Dec 2014 11:14:43 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=625 wpid-20141114_164055_1.jpg

E chi lo dice che per fare un piatto di stile, bello, profumato e gustoso bisogna passare ore e ore in cucina a mettere insieme innumerevoli ingredienti?

Questo Tomino in crosta di patate e tartufo è la prova di ciò che da sempre penso:
LESS IS MORE!

Un profumo intenso, che solo minimamente ti lascerà immaginare cosa ti aspetta.
Una croccante crosta che una volta incisa con coltello e forchetta farà traboccare quel formaggio fuso che non vedrai l’ora di assaporare ad occhi chiusi.

Godetevelo ad una cena tête-à-tête con la persona che amate, il successo della serata è assicurata!

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Ingredienti per 2

2 tomini
2 fette di pane (io ho usato il lariano)
2 patate di media grandezza lessate il giorno prima
Tartufo (io ho utilizzato quello nero)
Sale, pepe e olio qb

Esecuzione

Pelate le patate che avete lessato il giorno prima e grattugiatele con una grattugia a fori larghi.
Unite il tartufo grattugiato, salate e pepate a piacere e mescolate con le mani senza fare troppa pressione altrimenti rischiate di schiacciare le patate e creare una purea.

Coprite il tomino in ogni sua parte con le patate grattugiate e condite facendo leggera pressionee proseguite con il secondo tomino.

Tostate leggermente le fette di pane in padella e adagiatevi sopra i vostri tomini.
Metteteli su una teglia coperta da carta da forno e distribuitevi sopra un filo di olio evo.

Fate gratinare in forno preriscaldato a 200° impostato su grill per 20 – 30 minuti.
A metà cottura girate i tomini. Quando si sarà creata una crosta croccante i vostri tomini saranno pronti.

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Crema di Castange, Zucca e Zenzero http://somethingaboutilo.com/2014/11/crema-di-castange-zucca-e-zenzero/ http://somethingaboutilo.com/2014/11/crema-di-castange-zucca-e-zenzero/#comments Tue, 04 Nov 2014 14:09:55 +0000 http://somethingaboutilo.com/?p=503 wpid-20141031_140749-1.jpg

E’ autunno e fa già molto freddo, mi vedo piccola, passeggiando con la mia famiglia per le vie di Basilea.

Arriva un profumo caldo, confortante, di castagne arrostite.
Viene da quel carretto lì davanti, proprio all’inizio della Rheinbrücke.

Ci avviciniamo a quel carretto agganciato ad un vecchio Ciao della Piaggio.
E’ un signore anziano, italiano. A fatica parla lo svizzero ma è lì, come tutti gli anni, che vende le sue “Heissi Marroni”.

Mio padre sembra conoscerlo, sembra, perché in realtà non so cosa si dicono ma li vedo scambiarsi qualche parola. Poi compra un sacchetto bello pieno di castagne.
Il signore guarda noi bimbi, forse gli facciamo simpatia, e ce ne dà qualcuna in più.

Mio padre apre quel sacchetto di carta, color caramello con sopra disegnate delle castagne stilizzate. E’ caldo, fumante… Ci dà una castagna per volta a ciascuno e mette il resto nella tasca del cappotto.
Prima di sbucciarla la tengo tra le mani per riscaldarle un po’.
La porto al naso per sentirne il profumo. Mi piace proprio tanto quel profumo!
La sbuccio, ma come sempre qualche pezzetto di buccia mi resta sotto le unghie. E’ fastidioso!
La elimino subito e poi, mi gusto la mia castagna.

Oggi ho una ricetta che considero confort food in tutti i sensi.
Perché il profumo e il sapore delle castagne risvegliano in me il ricordo di tanti anni fa.

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Ingredienti per 6 persone

800 g di zucca pulita
300 g di castagne arrostite
300 g di patate pulite
2 cucchiai di zenzero fresco, grattugiato
4 cucchiai di olio
1 cipolla bionda
1 costa di sedano
1 l di brodo vegetale
sale e pepe

Esecuzione

Incidete con un coltello le castagne sulla “pancia” e fatele arrostire nel forno ad alta temperatura per una ventina di minunti.

Nel frattempo lavate, pelate e tagliate a cubetti la zucca e le patate e grattugiate lo zenzero fresco.

Quando le castagne saranno pronte, sbucciatele e tritatele. Tenetene da parte 3, 4 per guarnire alla fine.

In un tegame fate ammorbidire la cipolla e il sedano con l’olio, quando sarà pronta versate nel tegame le castagne, la zucca, le patate e lo zenzero.
Coprite con il brodo (tenente da parte un bicchiere per aggiustare eventualmente la densità alla fine) e portate ad ebollizione. Mettete il coperchio e cuocete a fiamma dolce per ca. 40 minuti.
Quando le verdure si disfano con la forchetta, sono pronte.

Togliete il tegame dal fuoco e frullate per ottenere una crema liscia e omogenea.
Se necessario, aggiustate la densità con il brodo tenuto da parte.
Aggiustate di sale e pepe.

Servite la crema ben calda con un filo d’olio e le castagne sbriciolate tenute da parte precedentemente.

Questa ricetta l’ho presa da Quello Che Piace a Irene, ma ho apportato lievi modifiche.

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