Piadina Integrale

wpid-20141101_111349-1.jpg

Probabilmente sembrerà incredibile… ma a me quando penso alla piadina, vengono in mente le vie di Basilea!

Si, decisamente inverosimile! Cosa c’entra la piadina con Basilea? Assolutamente niente!

Ok, vi spiego perchè! I miei ricordi tornano indietro di più o meno 14 anni.
Lavoravo come impiegata commerciale in un azienda di commercializzazione pubblicitaria che al tempo aveva gli uffici alla Kirschgartenstrasse. Intorno alle ore 12:30 e le 13:00 andavo in pausa pranzo e allora le possibilità di dove andare a mangiare erano varie… mi potevo portare qualcosa da casa, andare a mangiare un bel paninozzo allo Stoffero, del fastfood al Cindy, una zuppa calda o i vegi Spätzli all’Espresso, un insalata di pollo strabuona in un altro posto di cui non ricordo il nome, dell’asiatico al Mr.Wong e tanti altri posti…

Uno dei tanti altri posti era il Piadina Bar nella Gerbergasse. Quindi, uscita dall’ufficio, mi dirigevo a volte sola, a volte in compagnia di colleghe e a volte in compagnia di amici verso il centro. Attraversando la Elisabethenstrasse entravo nella Klosterberg che era leggermente in discesa…. Passavo davanti all’Atlantis, continuavo a scendere e attraversavo la Steinentorstrasse passando davanti al cinema Plaza e poi mi ritrovavo sulla Steinenvorstadt e la percorrevo fino ad arrivare al Barfüsserplatz. Lo attraversavo e arrivavo all’inizio della Gerbergasse dove c’era, appunto, il Piadina Bar.

Un posticino minuscolo. Una vetrata e subito accanto l’ingresso. C’era giusto un bancone con le piastre e l’affettatrice per i salumi. Ricordo che il colore predominante era il marrone…. Ma chissà se ricordo bene… sono passati tanti anni.

Mi piaceva andarci soprattutto quando era bel tempo perché mi faceva pensare di essere in Italia. Questa fissa dell’italiano all’estero che cerca l’Italia ovunque. :-) Al tempo mi sembrava di mangiare la vera piadina ma in realtà, dopo essere stata in Romagna, ho capito che con la vera piadina non c’entrava proprio niente.

Oggi non so se hanno apportato dei cambiamenti alla loro ricetta, ma in ogni caso, pur essendomi ormai abituata a mangiare della buona piada qui in zona, quando penso alla piadina, i ricordi mi riportano a Basilea.

Oggi vi propongo una versione fatta con la farina integrale che mi ha insegnato una carissima amica che di piadine qualcosa ne capisce veramente!
Grazie di cuore Marta!

wpid-20141101_113933.jpg


Ingredienti per 10 piadine:

1 kg di farina integrale
20 g di sale
6 g di zucchero
2 bustine da 15 g di lievito
½ cucchiaino di bicarbonato
1 bicchiere (ca. 150 ml) di olio di semi (oppure 90 g di strutto, burro o margherina)
500 ml di acqua tiepida

Esecuzione:

Versate in una planetaria la farina con il sale, lo zucchero, il lievito e il bicarbonato.
Mischiate bene gli ingredienti asciutti con un mestolo.

Attivate la planetaria con il gancio e aggiungete l’olio di semi a filo dal bordo della ciotola, infine, aggiungete l’acqua.
Quando l’impasto risulterà liscio ed omogeneo spegnete la planetaria, trasferite l’impasto sul piano lavoro e formate 10 panetti da 120 g l’uno oppure, come abbiamo fatto noi, 20 panetti da 60 g l’uno.
Formate delle palline lisce e ponetele in un vassoio e coprite con un canovaccio per circa mezz’ora.

Finito di riposare stendete i panetti con il mattarello e cuocete le piadine alcuni minuti per lato in una padella antiaderente ben calda.

Noi l’abbiamo farcita con squacquerone, crudo e rucola… voi fatelo come più preferite!

Buon appetito!